Impianti di Illuminazione di Emergenza
Sistemi di Illuminazione di Emergenza
Nell’ambito della gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro uno dei sistemi di cui ogni luogo di lavoro deve essere dotato è senz’altro quello dell’illuminazione di emergenza.
Il principale riferimento normativa per l’illuminazione di emergenza è la norma UNI EN 1838 che distingue a riguardo due principali componenti dell’illuminazione di emergenza: illuminazione di riserva e di sicurezza.
Lo scopo dell'Illuminazione di Emergenza
Mentre l’illuminazione di riserva è finalizzata a garantire il proseguimento delle attività produttive aziendali, l’illuminazione di sicurezza, invece, ha l’obiettivo di garantire sicurezza delle persone che occupano l’edificio durante la fase di evacuazione.
Vien da sé che lo scopo dell’illuminazione di emergenza è quello di garantire la sicurezza delle persone ed il continuo delle attività aziendali.
Caratteristiche fondamentali di un Sistema di Illuminazione di Emergenza
Uno dei punti fondamentali sull’illuminazione di emergenza è sicuramente il posizionamento e l’altezza da terra.
Luogo di installazione
L’impianto di illuminazione di emergenza va installato in prossimità (2 metri) da ogni porta presente sulle vie di fuga, vicino le scale ed eventuali altri dislivelli e sempre in ogni cambio di direzione durante l’esodo.
Vanno inoltre illuminati i punti di primo soccorso, i dispositivi antincendio, i punti di chiamate, le apparecchiature per il soccorso (DAE) nonché i punti di punti di raccolta.
Altezza da Terra
La norma impone ai progettisti di prevedere un’altezza di installazione almeno pari a 2 metri da terra per tutti i dispositivi di illuminazione di emergenza in modo da garantire la visibilità anche in condizioni di affollamento.
Prestazione e funzionamento dei Dispositivi di Illuminazione
Le norme CEI EN 60598 e la EN 60598 stabiliscono invece la durata, il funzionamento e il grado di protezione di cui devono essere dotati i sistemi di illuminazione di emergenza.
La durata di un sistema di illuminazione di emergenza deve essere almeno pari ad 1 ora e comunque durante tutto il tempo necessario per garantire l’evacuazione.
La normativa e funzionamento permanente (che possono essere sempre attivi) o non permanente (che si attivano solo in caso di emergenza.
Il grado di protezione relativo al grado di isolamento elettrico deve essere specificato e valutato in base al tipo di ambiente di lavoro in cui l’impianto verrà installato.
Approfondimenti: Illuminazione di Sicurezza
Nell’ambito dell’illuminazione di sicurezza si può allora distinguere tra:
di sicurezza per l’esodo: parte dell’illuminazione di sicurezza destinata ad assicurare che le vie di esodo, in caso di emergenza, possano essere chiaramente identificate ed utilizzate, e che siano allo stesso modo visibili e utilizzabili i presidi antincendio e i dispositivi attuatori d’emergenza; in tal senso la norma UNI EN 1838 fa riferimento anche alla illuminazione della cartellonistica di sicurezza;
antipanico di aree estese: parte dell’illuminazione di sicurezza destinata ad evitare il panico ed a fornire l’illuminazione necessaria affinché gli occupanti raggiungano un luogo da cui possa essere identificata una via di esodo (particolarmente utile in locali aperti al pubblico, ospedali, case di riposo per anziani, teatri, impianti sportivi al chiuso, ecc.);
di aree ad alto rischio: parte dell’illuminazione di sicurezza atta a garantire l’incolumità delle persone coinvolte in processi di lavorazione o situazioni potenzialmente pericolose ed a consentire la messa in atto di idonee procedure di arresto.
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