Manutenzione di impianti antincendio

La manutenzione degli impianti antincendio è l’insieme degli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso, nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportano la necessità di primi interventi, che comunque non modificano la struttura dell’impianto su cui si interviene ed avvengono secondo le prescrizioni previste dalla normativa tecnica vigente e dal libretto di uso e manutenzione del costruttore.

Gli elementi chiave della manutenzione degli impianti antincendio sono la costanza e la periodicità. Infatti è solo con un attento verifica è possibile garantire che l’impianto sia sempre in efficienza ed in grado di mantenere le specifiche progettuali nel tempo.

La manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti antincendio

Le procedure di manutenzione ordinaria, relative alla semplice sostituzione di parti consumabili o sottoposte a normale usura, e insieme quelle di manutenzione straordinaria, ossia di riparazione di guasti o malfunzionamenti di maggiore entità, faranno sì che l’intero impianto sia in grado di entrare in funzione nel momento del pericolo con la massima rapidità, che rimane sempre l’elemento primario per limitare i danni da incendio.

Registro delle manutenzioni antincendio

In base agli obblighi imposti alle diverse tipologie di attività, il datore di lavoro è obbligato alla tenuta dei registri di controllo antincendio. Tale registro deve essere compilato a cura del datore di lavoro in base riportando l’esito delle manutenzioni ed è conservato all’interno della sede aziendale. All’interno del registro, sono contenuti i controlli relativi a estintori, idranti, porte tagliafuoco, uscite di sicurezza, luci di emergenza, pulsanti di allarme, valvole di intercettazione di gas infiammabili, rilevatori di incendio e dispositivi di spegnimento, evacuatori di fumo e calore, dispositivi di protezione individuale e di soccorso.

Mancanza di manutenzioni

Cosa si rischia in caso di mancata manutenzione dei presidi anticendio? Chiaramente stiamo parlando di un obbligo di legge e, in caso di omissione, la sanzione prevista è l’arresto da fino a 6 mesi o ammenda fino a 10.000 euro.  Se dal fatto deriva un infortunio, si configura tutt’altro scenario in quanto si entra nel regime del codice penale.

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